I cimeli della patria. Politica della memoria nel lungo Ottocento
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Prezzo online: € 32,00
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ISBN:
9788829011414
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Editore:
Carocci [collana: Studi Storici Carocci]
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Genere:
Storia
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Dettagli:
p. 280
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
Il volume ricostruisce i principali contesti nei quali, nel corso del XIX secolo, si formarono i nuclei di memorie patrie poi confluiti nelle raccolte civiche e nei musei del Risorgimento sorti tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento per raccontare agli italiani il processo di unificazione della nazione risorta. L'ambito cospirativo, la detenzione politica e i suoi drammatici esiti, la guerra regia e di popolo, le traslazioni di patrioti e combattenti generarono un gran numero di cimeli e posero insieme le condizioni per la loro facile contraffazione. Armi, trofei, bandiere, fazzoletti, ciocche di capelli furono raccolti e conservati da familiari, compagni d'arme e di prigionia, medici e confessori, carcerieri e collezionisti. Nel Tempio del Risorgimento di Torino del 1884 - evento precursore della museografia storica italiana segnato dal tentativo di pacificazione della memoria risorgimentale - giunsero migliaia di oggetti che già nelle dimore private e nelle sedi delle società dei reduci avevano precocemente celebrato il ricordo dei martiri, rivendicato l'apporto della lotta democratica, commemorato i caduti delle patrie battaglie, contribuendo a definire la centralità della nozione di sacrificio nella costruzione della nazione contemporanea.
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