Paola Mattioli è da sempre considerata dalla storia e dalla critica della fotografia un'artista impegnata, lo è perché la sua fotografia è strumento al servizio della storia. La sua capacità di analisi e il suo spirito critico, nonché la forte vocazione sociale delle sue scelte, fanno di lei una cronista della filosofia, della pietas, dell'utopia; di sentimenti e pensieri che chiedono di essere ancora riconosciuti perché, se pur soffocati, sopravvivono anche alla crudeltà di un sistema senza valori e senza ragioni, quali strumenti di resistenza. La fotografia ferma la storia in un momento di bellezza che diventa fatto e emozione e trova la forma della durata, e silenziosamente continua a respirare.