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Dipingere movimento. La pittura di Dario Fo-Depicting movement. The painting of Dario Fo. Ediz. a colori

di Fo Dario, Bertea

  • Prezzo online:  € 50,00
  • ISBN: 9788884977700
  • Editore: Clean [collana: Design Grafica Arte]
  • Genere: Pittura
  • Dettagli: p. 160
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

"Dico sempre che mi sento attore dilettante e pittore professionista. Ancora oggi talvolta penso che la pittura sia il mio mezzo di espressione primaria. I miei lavori teatrali spesso nascono come immagini. Disegno prima di scrivere. Mi sono abituato piano piano a immaginare le commedie, i monologhi in un contesto visivo, e solo in seguito in quello recitato. Inoltre, disegnare ha per me una preziosa, decisiva funzione di stimolo creativo. Se mi capita di essere 'smontato', č proprio disegnando che mi vengono le idee". Un Dario Fo inconsueto, che le opere contenute in questo volume aiutano a comprendere attraverso uno sguardo sulla sua espressione pittorica, scissa temporaneamente dall'universo letterario di cui č maestro. Dario Fo dipinge da quando č bambino. La madre lo esorta a immaginare, a rendere concrete quelle idee che, in giovane etą, sanno assumere una veste fantasiosa densa di significato. Le sue figure si muovono in uno spazio, quello stesso spazio che č pensato per le sue regie. Sono dipinti i personaggi del suo palcoscenico, davanti al quale lo spettatore non puņ non sentirsi coinvolto dalla narrazione. Molti sono gli spunti tratti da Dario Fo per il suo far pittura: l'arte classica da cui desume i codici universali, rinnovandone incessantemente forma e contenuto; la pittura primitiva, il Rinascimento italiano, il Seicento, le Avanguardie. Esempi che non si limita a citare nella sua opera, ma che interpreta secondo un inedito e introspettivo linguaggio pittorico. "Verrebbe quasi da chiedersi se Dario Fo sia arrivato al disegno per estendere, per tradurre il mobile linguaggio del proprio corpo, per dargli forma stabile o se sia arrivato a mettere in scena il proprio corpo per realizzare quello che potremmo anche chiamare il 'progetto' esposto nei suoi disegni, nel suo modo di disegnare". (Emilio Tadini)

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