Elia, la vedova e la caritą. Omelia sulla fratellanza
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Nel contesto dei radicali cambiamenti sociali che continuano a segnare l'attuale storia dell'Europa e del mondo intero, la paura dell'incognito e il timore dei processi di cambiamento rischiano di ridurre la stessa fede cristiana ad un semplice elemento di identificazione culturale o ad uno strumento di conservazione della tradizione nazionale o locale. Alla riflessione su questi temi puņ contribuire un testo del cristianesimo antico: l'Omelia su Elia e la vedova di Giovanni Crisostomo. Nell'argomentazione di Crisostomo, l'esempio della vedova in Sarepta di Sidone si erge a modello eroico di caritą: in essa l'esercizio della misericordia non viene dispensato soltanto mediante i discorsi, ma attraverso i fatti. Nell'elogio della vedova, Crisostomo proietta l'idealizzazione della donna cristiana, che deve distinguersi per fedeltą, dedizione e sobrietą, manifestando anche nella cura esteriore il distacco da ogni forma di vanitą e di inutile spreco.
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