Mani anarchiche, mani nostalgiche, manicuore. La sfida d'inizio Novecento fra il corpo integro e le sue parti
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Prezzo online: € 12,00
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ISBN:
9788822906717
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Editore:
Quodlibet [collana: Elements]
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Genere:
Studi Letterari
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Dettagli:
p. 99
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
Il testo intende esaminare lo stato di "frammentazione" dell'Io nell'Europa dei primi del Novecento, in particolare nella Vienna fin de sičcle, allargando il discorso anche a un autore di maggior respiro per l'ampiezza dei suoi spostamenti come Rainer Maria Rilke. Come simbolo della "parte" che sostituisce l'armoniosa integritą, č stata scelta la mano che compare in modo vistoso in alcune opere di Leo Perutz, autore trascurato ma molto significativo di Vienna e di Praga, il gią citato Rilke e, facendo una necessaria incursione - a mio giudizio imprescindibile - nell'ambito delle arti, i due allievi di Klimt: Kokoschka e Schiele, che, non casualmente, porranno in primo piano proprio "mani parlanti", raccontando con il segno e il colore la fine della figura tradizionale e lo stravolgimento di un corpo "smascherato". In ognuno di questi autori ed artisti, la mano, autonoma, ribelle, a volte perņ pervasa da un'insopprimibile nostalgia dell'intero, sembra esprimere, quasi "gridare", la frattura dolorosa dell'epoca: la fine del "tutto" e la deflagrazione delle parti - immagine non a caso evocata anche per la fine dell'Impero austro-ungarico e quindi per lo scoppio delle guerre mondiali.
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