Il monastero ritrovato. Continuità di devozione a Rimini nel complesso dell'ex Leon Battista Alberti
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I risultati dello scavo archeologico nell'area dell'ex Leon Battista Alberti di Rimini, in vista del recupero del complesso per ospitare i nuovi locali dell'Università, gettano nuova luce sul ruolo esercitato dalla cittadina romagnola nella formazione e nello sviluppo del monachesimo in Italia. L'inizio di questo fenomeno va collocato nel VII secolo d.C., in relazione alla costruzione di due cappelle absidate presso cui si concentrano testimonianze funerarie. A partire dall'XI secolo, la grande chiesa mariana e i locali destinati alle attività lavorative sono parte di un ampio cenobio urbano per il quale emergono confronti con i centri monastici più importanti dell'Europa medievale, dirette emanazioni delle casate regnanti longobarde e carolingie: Santa Giulia di Brescia, San Gallo, Novalesa, Cluny. Il volume è il risultato di un progetto di studio che ha coinvolto archeologi, ceramologi, antropologi e archeozoologi e ha permesso di restituire un quadro completo e variegato della quotidianità del monastero lungo i secoli, fatto di pratiche funerarie, assistenza ai malati e ospitalità ai pellegrini.
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