Lo spazio necessario. Teorie e metodi spazialisti per gli studi urbani
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Contenuto
Le città, con tutto il loro portato simbolico, hanno attirato l'attenzione dei sociologi sin dagli esordi della disciplina con i lavori di Marx, Weber e Simmel. I centri urbani, paragonabili ad un complesso sistema in cui popolazioni, cultura, infrastrutture, luoghi simbolici, funzioni e identità locale si intrecciano, ispirarono lo sviluppo di un approccio sociologico dedicato allo studio della relazione tra ambiente cittadino e fenomeni umani, La Scuola di Chicago fu la prima fondamentale espressione scientifica di questo modo di osservare l'urbano. L'ondata di urbanizzazione che caratterizzò il secondo dopoguerra, assieme alle conseguenti implicazioni ambientali, aumentò ancora di più l'interesse per questi temi sollecitando un dibattito trasversale nelle scienze sociali: sociologi, antropologi, psicologi e urbanisti, ciascuno con la propria sensibilità scientifica, misero sotto la lente d'ingrandimento gli effetti sociali e individuali della vita urbana. Tale sforzo scientifico gettò le basi per un paradigma "spazialista" negli studi urbani, una modalità di osservare i fenomeni delle città valorizzandone la dimensione spaziale. Ma in quale modo il nostro comportamento sociale interagisce con l'ambiente urbano? Come possiamo inquadrare tale fenomeno e studiarlo analiticamente? Il volume offre una serie di prospettive spazialiste transdisciplinari per rispondere a questi interrogativi ed in grado di attivare connessioni teoriche e metodologiche utili a fare luce sull'affascinante legame che unisce il comportamento sociale allo spazio urbano.
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