Favi amari. Il lungo viaggio del cantastorie Nonò Salamone
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Nonò Salamone è l'ultimo dei cantastorie siciliani. Il lungo cammino percorso nella sua vita è interessante al pari della sua arte e forse è in grado di spiegarne la profonda intensità. Nato a Sutera da umile famiglia, ha dovuto rinunciare ad un'istruzione organica per mettersi sin da subito a lavorare come manovale. Emigrato giovanissimo a Milano per cercare fortuna, è venuto in contatto con alcuni grandi della musica italiana, come Ricky Gianco, Claudio Villa, Mino Reitano. Dopo aver vissuto qualche anno in Germania, si è stabilito definitivamente a Torino. L'incontro con il poeta Ignazio Buttitta ne ha segnato in maniera definitiva la carriera di cantastorie. Ha lavorato per il teatro e la televisione, soprattutto per la RAI, entrando in contatto nel corso degli anni con Mario Soldati, Ugo Gregoretti, Pippo Baudo, Gianni Minà, Franco Franchi. Una volta affermatosi, ha organizzato festival musicali nei quali si è esibito insieme ai grandi cantastorie della sua epoca: Rosa Balistreri, Otello Profazio, Alberto Cesa, Matteo Salvatore. L'età matura gli ha regalato nuovi ruoli, come quello di attore per la regia di Pasquale Scimeca, e nuove preziose amicizie, come con Roy Paci.
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