I grandi cimiteri sotto la luna
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
«La tragedia spagnola č un carnaio. Tutti gli errori di cui l'Europa sta mortalmente soffrendo, e che si sforza di vomitare tra spaventose convulsioni, vengono a raccogliersi e a imputridire qui. Impossibile allungare la mano senza rischio di setticemia. Di volta in volta, si vedono affiorare alla superficie del pus ribollente visi un tempo, ahimč, familiari, ora quasi irriconoscibili, che, appena uno cerca di fissarli, si dileguano e si sciolgono come ceri. Sinceramente, non ritengo utile tirar fuori di lą nessuno di questi cadaveri. Per disinfettare una simile cloaca - immagine di quel che sarą domani il mondo - occorrerebbe prima agire sulle cause della fermentazione. [...] La guerra di Spagna č un carnaio. Č il carnaio dei princģpi veri e falsi, delle buone e delle cattive intenzioni. Perņ, una volta cotti tutti insieme nel sangue e nel fango, vedrete che cosa saranno diventati, vedrete che zuppa fradicia. Se c'č uno spettacolo compassionevole, č quello dei tanti disgraziati, accovacciati da mesi intorno al calderone della strega, che assaggiano con la forchetta, ognuno vantando il proprio pezzo: repubblicani, democratici, fascisti o antifascisti, clericali e anticlericali, povera gente, poveri diavoli. Alla vostra salute!». Con una lettera di Simone Weil.
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