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L'America degli estremi. Un reportage lungo trent'anni (1936-1969)

di Moravia Alberto

Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Alberto Moravia sogna l'America fin da bambino. Come inviato va negli Stati Uniti nel 1935-1936, nel 1955 dopo numerosi rifiuti del visto, nel 1968 e nel 1969, e firma articoli lucidi e lungimiranti che attraversano l'America nello spazio, dall'East alla West Coast, ma soprattutto nel tempo, scavando nella memoria collettiva e nei suoi lasciti irrinunciabili. Ogni volta l'America gli appare il paese del futuro e delle insanabili contraddizioni: la definisce la terra degli estremi, tra la ricchezza e la miseria, la libertą e le sue distorsioni, molto pił evidenti che nel vecchio continente. Questo libro, grazie a documenti dispersi e ritrovati, a mappe e diari di viaggio che ricostruiscono gli spostamenti dell'autore, raccoglie gran parte degli scritti e un inedito: un reportage postumo che offre uno spaccato di oltre trent'anni e di indubbia attualitą. Nell'America rooseveltiana e post maccartista, in quella della rivolta sessantottesca e della conquista spaziale, Moravia viaggia, ragiona sull'uomo della modernitą e sulle merci, sui conflitti razziali e sull'avvento di una tecnocrazia preoccupante gią alla fine degli anni sessanta. Ammira e insieme condanna la realtą statunitense, sempre all'avanguardia e sempre reazionaria. In un momento storico in cui il razzismo e gli scontri politici si riaccendono e il ruolo degli Stati Uniti come modello culturale č messo in discussione a livello mondiale, le parole di Moravia mostrano tutta la loro potenza rivelatrice e tutto l'acume di un intellettuale libero da pregiudizi.

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