In una società che esalta l'individuo come centro del mondo, la dipendenza è vista come un male da curare, che si contrappone all'idea di autonomia e di libertà. Il libro (che raccoglie le lezioni tenute dall'autore presso la Scuola di Psicoterapia Erich Fromm di Bologna nel 2013) è stato concepito come ciclo di lezioni di psicologia sociale e dei gruppi per psicoterapeuti, ma si rivolge anche al grande pubblico. Si propone un percorso che ribalta la concezione individualistica della società e giunge a concepire la dipendenza come elemento costitutivo delle relazioni umane, indispensabile per operare le scelte, amplificando, tramite la condivisione, la propria libertà. Si traccia un percorso che, prendendo le mosse dai risvolti sociali della psicoanalisi degli anni '70, propone una rilettura di alcuni aspetti del pensiero di Freud, passando attraverso l'uso del gruppo in psicoterapia e nella gruppoanalisi, per giungere infine a mettere in relazione alcuni fondamenti del pensiero di Erich Fromm col concetto di "Amae" dello psicoanalista giapponese Takeo Doi, che rappresenta un rivisitato concetto di dipendenza su cui l'autore fonda il suo lavoro clinico e psicoterapeutico.