ACCEDI

Nessun account trovato. Riprova.


Login
Orari Negozio:

Lunedì

: 15.30-19.30

Martedì-Sabato

09.00-12.30/15.30-19.30

Orari Negozio

Lunedi': 15.30-19.30
Martedi'-Sabato 09.00-12.30/15.30-19.30

Il Risorgimento italiano tra Francia e Gran Bretagna. Movimenti patriottici e relazioni diplomatiche (1796-1870)

di Stramaccioni Alberto

  • Prezzo online:  € 19,90
  • ISBN: 9788835981749
  • Editore: Editori Riuniti Univ. Press [collana: Biblioteca]
  • Genere: Storia
  • Dettagli: p. 310
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Questo volume propone una interpretazione della storia del Risorgimento italiano basata sui diversi contributi provenienti sia dall'iniziativa cospirativa e insurrezionale dell'area democratica, mazziniana e garibaldina, sia dall'azione diplomatica e militare della componente liberale e monarchica guidata dal Regno sabaudo. Il conflitto politico che si è più volte manifestato tra queste due espressioni del movimento nazionale non ha comunque impedito alla questione italiana di affermarsi in un contesto europeo in cui era sempre più sentita la necessità del dominio dell'area mediterranea, da parte di potenze coloniali come Francia, Gran Bretagna, Austria, Prussia e Russia, per i collegamenti tra l'Europa, l'Africa, l'Asia e le Americhe. Il volume prende quindi in considerazione i rapporti degli Stati regionali italiani e del movimento risorgimentale con due potenze imperiali come la Francia e la Gran Bretagna che si pongono di fronte alla questione italiana sostenendo la libertà dei popoli all'autodeterminazione contro il vecchio potere assolutistico, anche se a prevalere è molto spesso una comune politica espansionistica in competizione con le altre nazioni europee. Si giunge comunque alla costituzione del Regno d'Italia attraverso l'iniziativa militare e diplomatica del Regno sabaudo, all'insurrezione garibaldina e alla "interessata disponibilità" francese e britannica in un contesto europeo particolarmente competitivo in cui nessun paese ha avuto la forza e la convenienza di opporsi alla nascita della "sesta potenza".

Vuoto