La finanza sostenibile. Strategie, mercato e investitori istituzionali
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Prezzo online: € 22,00
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ISBN:
9788892131996
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Editore:
Giappichelli
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Genere:
Economia
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Dettagli:
p. 153
Non Disponibile
Spese di spedizione: 3,49 €
Contenuto
La finanza sostenibile tiene assieme, in una visione di lungo periodo, sia il rendimento finanziario per l'investitore che la creazione di un valore sociale condiviso, comprensivo della mitigazione dei rischi ambientali e delle disuguaglianze generate dall'attività economica. La rapida crescita degli asset gestiti secondo i criteri della sostenibilità induce a interrogarsi in maniera critica sulla qualità delle strategie proposte e, prima ancora, sulla loro necessità, ovvero se esse rispondano a un cambiamento strutturale del mercato o siano frutto di una moda. L'espansione del set informativo introdotta dagli obblighi normativi sulla rendicontazione non finanziaria a carico degli emittenti titoli e l'innovazione legislativa, che incentiva gli investitori istituzionali ad essere azionisti attivi sulle tematiche della sostenibilità, spiegano la natura strutturale di questo tipo di finanza, che integra la valutazione delle performance non finanziarie (ESG) nelle strategie degli investitori. Il volume, confrontandosi costantemente col dato empirico e la letteratura internazionale, analizza il fenomeno approfondendo gli aspetti critici delle principali strategie d'investimento. L'analisi empirica condotta da numerosi studiosi a livello internazionale concorda nell'affermare che le strategie basate sui criteri ESG offrano un beneficio in termini di riduzione di rischio di portafoglio rispetto ai modelli d'investimento tradizionali. La letteratura sugli investimenti tematici e d'impatto è essenzialmente legata all'attrattività delle tematiche green. Infatti, l'evoluzione degli investimenti green è in parte dovuta alla maggiore sensibilità ai temi ambientali, ma soprattutto all'introduzione di regole comunemente accettate di labeling dei prodotti finanziari, che attenua il problema del green washing. Invece, l'attuale scarsa diffusione dei prodotti legati ai temi sociali sconta l'arretratezza nella definizione del fattore social, analizzato con indicatori su cui si è meno convergenti rispetto al fattore ambientale, e la introduzione tardiva di procedure di validazione in grado di limitare il social washing. Le asimmetrie informative, che limitano lo sviluppo della finanza tematica e a impatto sociale, rappresentano ancora un ostacolo rilevante allo sviluppo integrale della finanza sostenibile.
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