Carte semiotiche. Forme semiotiche dell'espressione politica (2018)
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
L'actio č stata da sempre il "parente povero" della retorica classica. La ricognizione operata da Roland Barthes (1970) mostra lo statuto mutevole della retorica nel corso della storia occidentale della riflessione sul discorso: dalla restrizione della questione retorica all'elocutio e al gioco di figure in campo letterario, fino allo spostamento dell'inventio e della dispositio verso la teoria dell'argomentazione e l'analisi del discorso e all'omissione della parte relativa al pathos e all'emozione. Tuttavia, al margine di tali peripezie, l'actio non č mai stata oggetto, per quanto ne sappiamo, di indagine teorica privilegiata. Com'č noto, l'actio concerne la dimensione materiale e sensibile del discorso, la voce, la dizione, il ritmo, la gestualitą, il corpo intero e il suo spazio di esibizione. Questo numero di "Carte semiotiche" intende restituirle tutto il suo peso nelle strategie persuasive e nell'efficacia del discorso politico. Di fatto, l'esplosione mediatica del XX secolo, e pił ancora la rivoluzione digitale che nel XXI secolo vede lo sfruttamento politico dei social network e della loro viralitą costitutiva, aprono uno spazio per l'actio un tempo insospettabile. Pertanto, non si tratta solo di riprendere la tradizione retorica, sottraendo all'oblģo un monumento perduto del nostro patrimonio, ma di interrogare lo spazio fenomenico dell'actio alla luce della teoria del linguaggio, e di trarne nuovi interrogativi e nuove chiavi di lettura del presente.
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