Dike. Ovvero della giustizia tra l'Olimpo e la terra
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Prezzo online: € 20,00
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ISBN:
9788857563909
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Editore:
Mimesis [collana: Classici Contro]
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Genere:
Studi Letterari
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Dettagli:
p. 216
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
Immersi in una societą in cui scorgiamo troppe ingiustizie e diseguaglianze, siamo abituati quotidianamente ad accapigliarci sulle leggi, a dibattere il modo di amministrare il diritto, a invocare un riequilibrio ultraterreno degli squilibri umani. Cos'č giusto fare dinanzi a una catena di delitti di cui si č dimenticata l'origine, dinanzi a una legge palesemente inumana, dinanzi a chi propaganda un'idea che mette in dubbio le nostre certezze, dinanzi a una richiesta d'asilo che mette a rischio la comunitą? Dike, figlia di Zeus e Themis, crocevia di pensiero religioso e razionale, č teodicea, ordine e volere degli dči, nemesi di creature soprannaturali, punizione dei torti e ratio di un destino assegnato. Ma č anche un fatto umano, diritto scritto e amministrato nelle cittą, portato nei tribunali ateniesi in forma di raffinato dibattitoe poi lasciato in ereditą alla pił salda e sistematica codificazione dei Romani, che seguiranno il loro demone per fondare il sistema tuttora alla base di molte delle nostre societą. Sulla scena attica, Dike deborda, grida, sfolgora, geme, colpisce. Nelle dikai di Lisia o di Licurgo, la retorica e il testo dei decreti concertano arringhe paradigmatiche. Dalla lite su un riscatto nello scudo di Achille nell'Iliade alla controversa vicenda dell'invalido ateniese in Lisia, dalla favola esiodea dello sparviero e dell'usignolo alle incrollabili certezze di Antigone, dall'eunomķa (buon governo) di Solone alla hybris (superbia) punita di Eschilo, il mondo greco ha prodotto una gran mole di pensiero sulla e per la giustizia: non c'č quasi problema della giustizia del nostro tempo che non possa essere codificato - in senso mitico o come parallelo storico - nei termini antichi e dunque rivitalizzato e meglio compreso.
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