Enea, lo straniero. Le origini di Roma
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Prezzo online: € 14,00
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ISBN:
9788806235611
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Editore:
Einaudi [collana: Einaudi Tascabili. Saggi]
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Genere:
Studi Letterari
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Dettagli:
p. 180
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
I Romani sapevano di discendere da un advena, uno che viene da fuori, accompagnato da fuggiaschi che avevano attraversato il mare rischiando mille volte di morire e scomparire nelle acque. «L'impero romano, - scrisse Seneca, - ha come fondatore un esule, un profugo che aveva perso la patria e si portava dietro un pugno di superstiti alla ricerca di una terra lontana... Farai fatica a trovare ancora una terra abitata dagli indigeni: tutto č il risultato di commistioni e di innesti». I Greci al contrario pensavano di essere nati dalla terra, come un albero. Gli Ateniesi si vantavano di essere autoctoni: il loro primo re, Cecrope, era sbucato dal suolo come un serpente e per questo aveva la parte inferiore del corpo coperta di scaglie. «Noi siamo stati sempre qui, - dicevano, - la nostra gente č nata da questa terra; possiamo accogliere i supplici e gli stranieri, anzi č la nostra legge a imporlo, ma i veri Ateniesi saremo sempre noi, i figli del serpente». I Romani non pensavano cosķ. Il loro eroe fondatore veniva da una terra lontana, ma arrivando non trovņ il deserto: solo uomini selvatici e primitivi. Eppure non li volle come schiavi ma come compagni.
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