Topologia della violenza
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Prezzo online: € 18,00
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ISBN:
9788874527977
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Editore:
Nottetempo [collana: Saggi. Figure]
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Genere:
Antropologia E Sociologia
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Dettagli:
p. 216
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
Il punto di partenza dell'analisi che Byung-Chul Han sviluppa in questo saggio č la natura proteiforme della violenza: cambia aspetto, si adatta alla logica e alle modalitą del contesto sociopolitico in cui si sviluppa e, soprattutto, agisce anche laddove sembra essere sparita. L'esame parte dalla violenza nelle sue manifestazioni macrofisiche: quella del sangue e del sacrificio, della vendetta divina, del sovrano sul sottoposto, quella senza sangue delle camere a gas, quella del terrorismo, quella del linguaggio offensivo. In questo senso essa č espressione di un "eccesso di negativitą": č infatti possibile esclusivamente dove c'č antitesi, conflitto, tensione bipolare tra un Ego e un Alter, un Interno e un Esterno. Nell'epoca odierna, con la progressiva "positivizzazione della societą" - ovvero lo smantellamento della negativitą e della contrapposizione e l'appiattimento delle differenze - anche la violenza sembra svanire, almeno nelle sue forme visibili, tangibili, corporee. Ma quello a cui assistiamo, sostiene il filosofo, č in realtą un suo trasferimento sul piano psichico, all'interno del soggetto. Č, quella odierna, una violenza microfisica, sottocutanea, un pericoloso "eccesso di positivitą" che si manifesta "in termini di sovrapprestazione, sovrapproduzione e sovracomunicazione, iperattenzione e iperattivitą", fondendosi e confondendosi con la sua controparte: la libertą. Nella societą della prestazione il soggetto, formalmente libero, č vittima di se stesso e delle pulsioni che ha ormai introiettato. "La storia della violenza," conclude Han, "giunge a compimento in questa coincidenza tra carnefice e vittima, tra signore e servo, tra libertą e violenza".
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