Una santa per amica. Teresa di Calcutta vista da vicino
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«Verso la metà degli anni Settanta, quando avevo ventidue anni ed ero ateo, comunista, con capelli lunghi fino alla spalle e chitarra rock al seguito, ho avuto modo di conoscere Madre Teresa di Calcutta, grande amica di mio padre, che l'aveva aiutata ad aprire le sue case delle Missionarie a Roma. Mio padre mi costringeva ad andare a prenderla all'aeroporto e accompagnarla in giro per la città. L'ho frequentata per quasi venticinque anni, fino alla sua morte e, nel frattempo, siamo diventati buoni amici. Lei non parlava mai con me di fede o religione, non mi chiedeva niente. Ma voleva sapere tutto dei miei viaggi in Vespa per l'Europa, dei miei studi di Psicologia e dei primi programmi televisivi che iniziavo a scrivere per la Rai. Con me era spiritosa e divertente, come nessuno immagina che possa essere stata Madre Teresa».
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