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La corsia della memoria

di Dionigi Renzo

Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

"L'autobiografia e il racconto di come un io si è visto vivere, anche negli altri. Il chirurgo rischia di osservare da un punto prospettico professionale, su corsie di una umanità esitanti per una diagnosi, per la rivelazione di un camice bianco che riveste le persone di speranze. La memoria ne, ripercorre altre, di corsie, quelle dove tutti corrono la propria vita, fino al bilancio (o verdetto?) del cursum consumma-vi: anche nelle officine universitarie, gomitando, accelerando, dando una mano, tagliando le strade, recuperando i distacchi, assistendo, stimolando, insegnando, apprendendo, provando una fuga, non per essere soli, ma per essere seguiti e anche superati. Ritornando sui propri passi, alla ricerca del se stesso perduto o medicato, il narratore scopre di essere stato un altro, di ipotizzare un romanzo con altri protagonisti: il giovane medico approdato in America, un Paese sempre interpretando nell'allora le dinamiche e le contraddizioni di oggi; lo studioso consapevole di quanto è necessario impegnarsi e inventarsi; il (quasi) affermato chirurgo che ritrova il ragazzo cresciuto nella vivacità popolana della Milano postbellica, e amici vittime di una gelida morte, tra le troppe accettabili. Il tempo della storia è scandito dai grandi eventi della seconda metà del Novecento, in sequenze dove si affacciano, sullo sfondo di operai, casalinghe, di bombe e di mali estremi, in primo piano, senza prepotenze, già figure della mente, pazienti illustri e non, molti del mondo politico, accademico, artistico, sportivo, cinematografico. Tutti operati con uguale impegno tecnico e umano. Migliaia di anonimi, un cane a nome Charlie, l'Apache trout, il merope. Con la coscienza di un secolo che sa di partecipare al crepuscolo del cristianesimo, ma vuole salvare in più sereno dì il sublime dettato del Vangelo. Se non si fosse lettori provveduti, forse ci si arrenderebbe ai tecnicismi d'intervento e di cura, pur incuriositi o sedotti dalle esplorazioni naturalistiche e umanistiche, dal virtuosismo incisivo del taglio della dicitura, lungo la linea che il filo per la pesca a mosca taglia nell'aria (e adesca). L'occhio chirurgico interpreta i messaggi delle cellule umane, come indaga i colori, le linee, le espressioni e gli espressionismi dell'arte. L'io narrato e narrante convive, quindi ne riporta alla vita altri: gli amici, i colleghi, i maestri di scuola e di ricerca, figure e ombre di sfuggita passaggio o a tutto tondo spirituale, in incontri di studio, di dialogo, di comprensione desiderata e perseguita. I famigliari sopra tutti, presenti da sempre e per sempre: i genitori, gli zii, lei, la dedicataria e l'ispiratrice, attesa da lontano, i figli, i nipoti. Si racconta per loro, per tutti loro: che comprendano al di là di quanto l'io dice, partecipino, apprendano e perdonino." (A. S.)

Vuoto