ACCEDI

Nessun account trovato. Riprova.


Login
Orari Negozio:

Lunedì

: 15.30-19.30

Martedì-Sabato

09.00-12.30/15.30-19.30

Orari Negozio

Lunedi': 15.30-19.30
Martedi'-Sabato 09.00-12.30/15.30-19.30

Sciascia l'eretico. Storia e profezie di un siciliano scomodo

di Cavallaro Felice

  • Prezzo online:  € 17,00
  • ISBN: 9788828203087
  • Editore: Solferino [collana: Saggi]
  • Genere: Studi Letterari
  • Dettagli: p. 298
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Si è sempre battuto da «eretico» per far prevalere la ragione e il diritto in un Paese che ha spesso preferito le scorciatoie e i gattopardismi. Leonardo Sciascia con le sue invettive e ossessioni ha anticipato temi cruciali della vita pubblica, nodi rimasti drammaticamente irrisolti, dalla lotta alla mafia alla corruzione, dagli errori della macchina della giustizia a quelli dello Stato, dal caso Moro al travaglio di Enzo Tortora, passando da forti intese a grandi contese, da Calvino a Guttuso. Con qualche rimpianto, come nel caso di Pier Paolo Pasolini e del «ritorno delle lucciole». Una vita controcorrente, quella dello scrittore siciliano, sempre tesa tra profezia letteraria e drammatica realtà, lungo l'asse fra Palermo e Roma, Milano e Parigi, fra case editrici e commissioni di Montecitorio, o a caccia di stampe antiche sul Lungosenna e di documenti negli archivi dell'Inquisizione spagnola: una storia che Felice Cavallaro ricostruisce in un racconto originale e ricco di aneddoti con lo sguardo privilegiato di chi lo ha conosciuto da vicino. A trent'anni dalla scomparsa dello scrittore di Racalmuto, un viaggio tra umori, amicizie e battaglie, tra vita e opere che scandiscono i passaggi della nostra storia recente - dal "Giorno della civetta" al "Contesto", da "L'affaire Moro" a "Una storia semplice". Un bilancio dell'eredità di un protagonista del mondo della cultura e della politica sempre attuale: una fonte preziosa dove attingere acqua fresca per illuminare molte zone d'ombra del Paese, perché come scriveva Sciascia stesso «tutti i nodi vengono al pettine. Quando c'è il pettine...».

Vuoto