Memorie 2015-2018
Disponibile su prenotazione.
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In questi ultimi quattro anni, che hanno visto la conclusione delle celebrazioni del 450° anniversario di fondazione del nostro Ateneo sotto la presidenza di Pino Mongiello e l'avvio e lo sviluppo di nuove, importanti e impegnative iniziative, è stato fatto davvero molto. Abbiamo organizzato giornate speciali dedicate alle presentazioni di libri, incontri sull'arte, concerti, tenuto convegni, tavole rotonde, seminari e promosso scavi archeologici nell'ambito dell'ampio e ambizioso progetto Storia di Salò e dintorni. Abbiamo ideato e attuato specifici progetti per decine e decine di studenti del nostro territorio in seno al programma ministeriale «alternanza scuola-lavoro» e una borsa di studio sulla teoria del colore di Harald Kuep-pers, incentivato studi, ricerche e pubblicazioni, incrementato, inventariato e catalogato nuovi fondi d'archivio e biblioteca. Siamo entrati a far parte del Comitato Interaccademico nazionale, della Società Storica italiana, abbiamo condiviso le iniziative «DiCultHer» del Ministero della Pubblica Istruzione e «Progetti internazionali» del Ministero degli Affari Esteri. Meno eclatante, certamente, ma altrettanto impegnativo, è stato il lavoro di gestione istituzionale: l'aggiornamento dello Statuto, il perfezionamento del contratto con la nostra bibliotecaria, l'alienazione di una piccola porzione di Palazzo Girardi (il negozietto) che ha consentito di saldare debiti pregressi, la locazione di spazi ad uso ufficio alla Comunità del Garda che darà nuovo respiro economico, la ricerca incessante di contributi e finanziamenti. E, sul finire del 2018, si è realizzato il trasferimento della sede, e quindi dell'ingente patrimonio librario e archivistico della nostra Istituzione, da palazzo Fantoni al palazzo della Cultura di via Leonesio. Se l'Ateneo ha potuto realizzare tanto, lo deve alla generosa, fattiva collaborazione di molti suoi Soci e di Amici oltre che al sostegno finanziario offerto soprattutto dall'Amministrazione comunale di Salò e poi da quella di Gardone Riviera, dal Ministero dei Beni Culturali e da Enti e ditte locali. Vede ora la luce, anche se in ritardo rispetto ai tempi prefissati, un nuovo numero delle «Memorie» che accoglie saggi ricchi di spunti e novità, in linea con la tradizione del passato, ma aperto al futuro in un dialogo sempre più diretto con il lettore.
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