Prato. Fabbrica natura. Il nuovo piano operativo. Ediz. a colori
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Prezzo online: € 54,00
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ISBN:
9788857240527
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Editore:
Skira [collana: Architettura. Varie]
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Genere:
Architettura E Urbanistica
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Dettagli:
p. 256
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
La molteplicitā di operazioni prodotte negli ultimi anni a Prato, principalmente attraverso il recente Piano Operativo, č testimonianza di un fenomeno che merita di essere osservato e studiato. Il caso di Prato, attraverso la sua originale visione del tema ambientale, la sua intrinseca vocazione alla trasformazione e al riuso, l'imponente percorso partecipativo e comunicativo, ha messo in luce una nuova modalitā di pensare la pianificazione urbanistica, delineando un nuovo approccio teorico/applicativo per la cittā contemporanea. Inscrivibile nella parentesi disciplinare nordamericana del Landscape Urbanism, il Piano Operativo evidenzia una specifica originalitā metodologica, espressa attraverso il corpus degli obiettivi e delle strategie espresse, inquadrati principalmente in una lente transdisciplinare e innovativa, al punto da poter diventare un modello esportabile e virtuoso di pianificazione contemporanea. Giā luogo di sperimentazioni urbane d'eccellenza ispirate dalla sua struttura di cittā fabbrica - tra le quali le tesi di Laurea di Branzi e Morozzi sulla piana tra Prato e Firenze, la celebre No-Stop City, gli studi sulla Cittā Operaia di Paolo Deganello, il Piano Strutturale di Bernardo Secchi - il nuovo Piano Operativo rinnova Prato come laboratorio urbano permanente, attraverso due strategie: la tecnologia della Natura e il progetto come ologramma del piano. Grazie alla solida esperienza, alle scelte operate dall'Ufficio di Piano e alle consulenze eccellenti - tra le quali quella di Stefano Mancuso sui Green benefit e di Stefano Boeri sulla Forestazione Urbana - Prato formula quindi una cittā integralmente "resiliente" pur nel suo "sviluppo", e attraverso l'ecologia rispondere alle sfide globali del climate change ma anche a quelle locali del benessere dei cittadini, ripensando le scale, i metodi e gli strumenti dell'urbanistica come tradizionalmente intesa.
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