Uomini come bestie. Il medico degli ultimi
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Dagli anni bui del terrorismo fino alle carceri superaffollate. È questo il doloroso percorso cronologico che Francesco Ceraudo, pioniere della medicina penitenziaria italiana, compie in quest'opera non viziata da ideologie politiche o religiose. Solo esperienza vissuta sul campo, a contatto con gli ultimi degli ultimi. Un percorso di coraggiosa cronaca che mette a nudo la disumanità di un sistema carcerario non certamente degno di una nazione che si ritiene civile. Un lungo viaggio nel quotidiano dolore di quanti hanno commesso crimini o errori, che comunque vada, peseranno non solo sul resto della vita, ma anche su quella dei loro familiari, amici. Saranno sempre e comunque, anche se rei di piccoli reati, degli avanzi di galera. Ceraudo cerca di dare, se possibile, un'identità a questa istituzione che in riferimento alla nostra Costituzione dovrebbe essere di pena e rieducazione. Il quadro che ne esce è semplicemente raccapricciante. Prefazione di Adriano Sofri.
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