Il riso tra formazione letteratura comunicazione. Funzione, modelli, stili
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Uno dei sismografi dello stato di salute e di sofferenza del proprio tempo è rintracciabile da sempre nei comportamenti umani. Il riso si colloca senz'altro fra essi. Ben più poliedrico della istintuale espressione di uno stato d'animo e ben più ricco di significati di quanto la sua riduzione a semplice momento di evasione lascerebbe intendere, il riso descrive, invece, molti diversi modi per concertare la relazione con l'alterità: come censura sociale, come istinto difensivo, come irrisione del diverso, oppure come intesa, come espressione di gioia, come scambio simbolico, come lievità condivisa. Così che il riso diventa anche una delle manifestazioni della formazione implicita della coscienza collettiva, sintomatica, appunto, della introiezione di una certa visione del mondo. A partire dagli studi fin qui condotti sul tema, il volume propone un approccio multidisciplinare alla questione, consentendo di mettere a fuoco le diverse forme del riso come altrettante forme emblematiche di un tempo, di una civiltà e della comunicazione intersoggettiva implicita ed esplicita. Ed è su questo crinale che l'esperienza del riso si manifesta culturalmente in ambito pedagogico, letterario e linguistico, pluralizzandosi nelle sue possibili articolazioni dell'ironia, dell'umorismo, del comico, della satira, della parodia. L'attenzione, per quanto puramente esemplificativa, alle lingue e alle civiltà italiana, serbo-croata e spagnola intende offrire un quadro teso a mostrare differenze e complementarietà. In questo senso, lo sguardo comune ai diversi contributi, focalizzato sul funzionamento culturale e sociale del riso, suggerisce approcci interpretativi e metodologici per valorizzare una delle forme simboliche più efficaci del rapporto formazione-cultura.
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