ACCEDI

Nessun account trovato. Riprova.


Login
Orari Negozio:

Lunedì

: 15.30-19.30

Martedì-Sabato

09.00-12.30/15.30-19.30

Orari Negozio

Lunedi': 15.30-19.30
Martedi'-Sabato 09.00-12.30/15.30-19.30

Echi del diritto romano nell'arte e nel pensiero

di Garofalo Luigi

  • Prezzo online:  € 36,00
  • ISBN: 9788833790008
  • Editore: Pacini Giuridica [collana: Diritto]
  • Genere: Diritto
  • Dettagli: p. 300
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

«Riunisco in questo volume alcuni miei saggi che rimandano al lettore, come indica il titolo, echi del diritto romano provenienti dal duplice campo dell'arte e del pensiero. Al centro dei tre lavori iniziali vi sono altrettanti pittori noti a tutti: Jacques-Louis David, Peter Paul Rubens e Wassily Kandinsky. Ai primi due ho dato rilievo in quanto autori di tele nelle quali vengono rievocati momenti importanti dell'esperienza giuridica della civitas monarchica e repubblicana, di cui sappiamo grazie a una tradizione risalente nel tempo, raccolta da Livio e da altri scrittori antichi. Di Kandinsky mi sono invece occupato perché lo studio del diritto romano, da lui coltivato quando frequentava la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Mosca, ha influito, concorrendo a plasmarne una particolare forma del Denken, sulla sua virata verso l'astrattismo. I protagonisti degli altri cinque contributi appartengono tutti all'area della riflessione filosofica e si distinguono per la loro attenzione nei confronti dell'universo giuridico romano: si tratta di Elémire Zolla, Peter Sloterdijk, Giorgio Agamben, Hannah Arendt e Nicolás Gómez Dávila. Nelle loro pagine affiora un'approfondita conoscenza delle istituzioni del nostro lontano passato, messa a frutto per scandagliare il presente, talora nel tentativo di individuarne le linee di tendenza, specialmente nell'ambito politico. Tratti costitutivi della società in cui viviamo vengono così a illuminarsi di nuova luce, anche se non sempre appaiono a me condivisibili le ricostruzioni storiche sulle quali poggiano le diagnosi degli interlocutori. Pur morto se si guarda alla sua vigenza, il diritto romano è dunque più vivo che mai: non solo pulsa ancora all'interno di tante strutture normative, attinenti soprattutto ai rapporti tra privati, circolanti negli ordinamenti attuali, come ne fosse il cuore, ma continua anche a catturare le menti attraverso opere e biografie di artisti eccelsi e investigazioni sugli uomini e i loro gruppi di pensatori raffinati. Una ragione di più, verrebbe da dire, per apprenderlo a fondo.» (Luigi Garofalo)

Vuoto