In pochi sono al corrente che il leggendario "rubacuori" Giacomo Casanova soggiornò a Cosenza; che in riva al Crati fu assassinato un Re; che il brigante Giosefatte Tallarico fu il primo collaboratore di giustizia, l'"antesignano2 di uno stuolo di persone che ha segnato per molti aspetti la storia del nostro secolo; che l'Inquisizione fece strage di sedicenti streghe, anche nella città di Cosenza; che, grazie alla donazione di un privato, fu costruito l'Ospedale dell'Annunziata; che nel rione della Massa, nel cuore del centro storico, già nel 1478, esisteva una tipografia; che, addirittura, la carta di credito fu inventata da un cosentino. Coriolano Martirano, in "Accadde a Cosenza", racconta decine di episodi e aneddoti accaduti nella città dei Bruzi: un lungo excursus storico, che inizia nel 216 a.C., con la vittoria di Annibale, a Canne, contro l'esercito romano, ed arriva fino al 1944, quando a Cosenza si svolse il primo ed unico congresso del Partito d'Azione.