Quando il mondo si fermò ad ascoltare. Van Cliburn, il pianista che vinse la Guerra fredda
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Prezzo online: € 24,00
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ISBN:
9788859246282
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Editore:
Edt [collana: Contrappunti]
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Genere:
Musica
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Dettagli:
p. 268
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
Aprile 1958, la cortina di ferro non è mai stata così pesante, gli Stati Uniti e il blocco sovietico si contendono la supremazia mondiale in una cupa battaglia combattuta a colpi di competizioni sportive, lanci di satelliti e minacce nucleari. L'esito della prima edizione del concorso pianistico Cajkovskij, organizzato dal ministero della cultura dell'URSS, sembra pertanto scontato. Poi accade l'incredibile. Mentre le giovani promesse del pianoforte cominciano le prove eliminatorie, si diffonde la notizia di un giovane e magrissimo pianista texano dal talento smisurato e dalla tecnica trascendentale: Van Cliburn. Il pubblico russo, attentissimo a questo tipo di manifestazioni, resta affascinato dal temperamento romantico e passionale del giovane sconosciuto, e comincia a fare il tifo per lui contro ogni logica nazionalista; la giuria, pur discutendo, gli tributa i massimi voti e quello che rischia di diventare un incidente diplomatico giunge alle orecchie dei vertici politici. Scritto da uno dei maestri della divulgazione musicale, l'autore di Temperamento e della Storia naturale del pianoforte, questo libro racconta per la prima volta la storia di quei giorni delicatissimi ed entusiasmanti, quando l'arte, il talento personale, la politica e le tragedie della storia sembrarono confrontarsi pericolosamente. Isacoff descrive il clima di terrore nel quale si svolse il concorso, presieduto da Dmitrij Sostakovic, le storie personali dei componenti della giuria, un impressionante conglomerato di talento che comprendeva personalità del calibro di Sviatoslav Richter, Emil Gilels, Dmitrij Kabalevskij, Heinrich Neuhaus e altri ancora. Ritraccia attraverso documenti originali e testimonianze inedite gli incontri della giuria, i confronti diplomatici e politici, la crescente tensione, il verdetto e le profonde conseguenze che esso avrà sul clima culturale di quegli anni negli Stati Uniti e nell'Unione Sovietica. E naturalmente sulla vita e sulla carriera personale di Van Cliburn. La cronaca di una vicenda che è anche una commovente celebrazione della volontà artistica e della libertà intellettuale che la musica è in grado di donare all'umanità. Anche in una delle pagine più buie della storia.
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