Fantasmi per il commissario Novaretti. 1936: un'indagine da incubo nell'Oltrepò fascista
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Baldovino, maggio 1936: pochi giorni dopo che Benito Mussolini ha proclamato "l'Impero", il commissario capo Rocco Novaretti viene trasferito in una città della provincia lombarda, dopo un anno di lavoro alla questura di Milano. Non si tratta del classico poliziotto: per otto, lunghi anni, è stato il miglior sicario dell'OVRA fascista. Uomo duro e violento, ma anche molto intelligente e introverso, ha un passato difficile e tormentato. Dopo un'ultima missione a Genova, ha chiesto e ottenuto di rientrare nei ranghi della polizia tradizionale, portando con sé segreti pericolosi e inconfessabili. Durante il primo giorno di servizio nella nuova sede, si imbatte subito in una complicata inchiesta: le morti di due ex commilitoni della prima guerra mondiale, avvenute a poche ore di distanza l'una dall'altra. L'indagine è complessa e delicata, collegata a oscure vicende riguardanti la battaglia di Vittorio Veneto. In quello che sembra un vero e proprio girone infernale, il commissario dovrà riuscire a ricongiungere i pezzi di un diabolico disegno. Mentre i fantasmi del suo passato si fanno sempre più vicini.
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