Aggiornamento o riforma della Chiesa?
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Nel marzo 1539, tre anni dopo la costituzione della Chiesa ginevrina riformata, il cardinale umanista italiano Jacopo Sadoleto scrisse una lettera aperta ai magistrati e al popolo della repubblica di Ginevra esortandoli a tornare alla tradizione e all'unitą della Chiesa di Roma. Sollecitato da Guillaume Farel e Martin Bucer, nel settembre dello stesso anno Giovanni Calvino si fece carico della risposta, precisando il punto di vista riformato sui grandi temi teologici al centro della polemica con la Chiesa romana e difendendo, in quel modo, l'indipendenza politica della cittą. «Sadoleto e Calvino non rappresentano solo due teologie, due spiritualitą, due fronti contrapposti in equilibrio, ma due ipotesi diverse ed opposte di comunitą cristiane e, di conseguenza, due ipotesi di riforma della Chiesa» (Giorgio Tourn).
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