Gaio Plinio Cecilio Secondo detto il Giovane. Comme s'arricettaie zizío. Ovvero le Lettere a Tacito sulla morte di Plinio il Vecchio tradotte in napoletano
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"Mi chiedi che io ti esponga la morte di mio zio, per poterla tramandare con maggiore obiettività ai posteri": le "Lettere" di Plinio il Giovane a Tacito sulla tragica fine dello zio, Plinio il Vecchio, scienziato e naturalista, comandante in capo della flotta romana del mediterraneo, mentre coordina nel 79 d.C. un tentativo estremo di soccorso alle vittime della furia del Vesuvio. La prima, e unica, cronaca 'dal vivo' dell'eruzione che seppellisce Pompei, Ercolano, Stabiae, Oplontis, nella versione magistrale in napoletano (a confronto con le edizioni integrali latina e italiana) di Carlo Avvisati, "un gesto d'amore: verso un grande scrittore del passato e soprattutto verso la sua lingua." (Massimo Osanna)
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