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La controfigura

di Lollini Luigi

  • Prezzo online:  € 16,00
  • ISBN: 9788898841806
  • Editore: Edizioni Alegre [collana: Quinto Tipo]
  • Genere: Narrativa / Storica
  • Dettagli: p. 381
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Rózsa. Č il cognome di Eduardo, non ancora trentenne dirigente del Partito socialista operaio magiaro, o meglio, della sua organizzazione giovanile. Č l'anno 1988, l'Europa č alla vigilia di sconvolgimenti epocali, ma pochi guardano l'orizzonte e capiscono. Eduardo forse č tra questi. Lo incontriamo a Bologna, dove si celebra in pompa magna il ix centenario dell'universitą. Rappresenta l'Ungheria a un meeting di giovani di mezzo mondo. Padre magiaro e madre boliviana, Eduardo Rózsa Flores non č il tipico burocrate d'oltrecortina: spigliato poliglotta, anticonformista, recita poesie e canta a piena voce, ammalia gli interlocutori, li attira, li trascina con sé nel suo slancio vitale, nel fervore per questi tempi che stanno per cambiare. La caduta del Muro di Berlino č vicina, la fine dell'Urss dietro l'angolo. Che farą questo giovane comunista, nell'epoca che viene? Alberto, studente dell'Alma Mater e alter ego dell'autore, trascorre con Rózsa una serata fatidica, che ricorderą per tutta la vita. «Take me / to the magic of the moment on a glory night», dirą la canzone che accompagnerą la svolta. Pochi mesi dopo, Alberto incontra di nuovo Eduardo, stavolta a Budapest, durante una vacanza con l'Interrail. Cena a casa sua, conosce i suoi genitori. Poi gli anni e la distanza macinano i giorni: qualche telefonata, un pugno di cartoline, un rapido incrocio a Venezia che ha vaghi contorni di mito... I due non si vedranno mai pił. Nel 2009 la notizia appresa per caso: Eduardo Rózsa Flores č stato ucciso a Santa Cruz, in Bolivia. Un cerchio che si chiude male: nato in Bolivia, č morto in Bolivia come l'amato Che Guevara, ma - a quanto sembra - dall'altra parte della barricata: eliminato da forze speciali del governo socialista bolivariano. Era coinvolto, si vocifera, in un complotto di destra per attentare alla vita del presidente Evo Morales. Č vero? E se č vero, com'č stato possibile? Cos'era diventato il brillante Eduardo nei vent'anni da Bologna a Santa Cruz? La domanda si dilata e pulsa nella testa di Alberto, nel frattempo divenuto insegnante, marito, padre. Bisogna provare a rispondere, bisogna cercare. Eduardo: comunista anticomunista, patriota magiaro che per «solidarietą internazionalista tra nazionalisti» combatte a fianco dei croati in Jugoslavia. Eduardo: convertito all'Islam durante una missione in Bosnia, «nemico dell'imperialismo», amico di «Carlos lo Sciacallo», e chi pił ne ha pił ne mette, ma pił ne mette e pił aumenta la confusione. Eduardo: un rompicapo, letteralmente. Per Alberto, un aneurisma della memoria, con rischio di rottura vascolare. La Controfigura č un regolamento di conti con una persona che ha tradito, e al tempo stesso il tentativo di capire chi e cosa sia stato tradito. Perché una cosa č certa, compagno: «A qualcuno devi chiedere scusa. Devi chiedere scusa anche a me».

Vuoto