Mercati dei fiori a Pescia. Catalogo della mostra (Pescia, 1-30 giugno 2017). Ediz. illustrata
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Pescia è conosciuta in Italia e all'estero anche per l'architettura dei due mercati floricoli, i cui progetti sono stati scelti attraverso concorsi nazionali. Il primo, realizzato nel 1951 su disegno di Giuseppe Giorgio Gori, Enzo Gori, Leonardo Savioli, Leonardo Ricci ed Emilio Brizzi, è stato indicato quasi subito come una delle architetture più rappresentative della ricostruzione in Italia, dai due volumi "Italy builds" (Londra 1955) e "The new architecture of Europe" (New York 1961) di George Everard Kidder Smith che, tradotti in più lingue, hanno avuto una ampia circolazione internazionale. Non minore è stata la fortuna del secondo mercato progettato da Leonardo Savioli, Danilo Santi, Giovanni Corradetti, Pier Luigi Marcaccini, Giovanni Dallai, Salvatore Di Pasquale, Berta Leggeri, Luciano Rocco, Tito Marcelli, salutato dalla stampa internazionale come una realizzazione capace di tradurre in realtà la tecnologia di un avvenirismo visionario di Archigram e di Cedric Price e per questo spesso associata al Centre Pompidou di Parigi di Renzo Piano e Richard Rogers. Questo concorso, indetto nel 1969, ha visto la partecipazione di 72 gruppi di progettisti. Nel volume viene ripercorsa, sulla base anche di documenti inediti, la vicenda dei concorsi, delle opere realizzate e della loro fortuna critica. Il volume raccoglie i contributi di: Claudia Massi, Maurizio Ciampi, Lorenzo Mingardi, François Burkhardt, Francesco Gurrieri, Adolfo Natalini, Anna Maria Maraviglia, Hans Kollhoff, Ezio Godoli.
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