Canti greci
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Ammirati da Pier Paolo Pasolini come una delle più belle opere della letteratura italiana del pieno Ottocento e amati senza riserve da poeti come Giovanni Pascoli e Gabriele d'Annunzio, i Canti Greci di Niccolò Tommaseo intesero esprimere la freschezza della poesia autenticamente popolare, perseguendo un progetto culturale che fu senza dubbio uno dei più intensamente romantici della nostra letteratura. Lo scrittore dalmata compose un libro che ordinava e riorganizzava in quattro ampie parti (l'Amore, la famiglia, la Morte, Dio) la raccolta di "Chants populaires de la Grece moderne" pubblicata a Parigi da Claude Fauriel nel 18 24-18 2 5, arricchendola però di nuovi canti e di traduzioni straordinariamente suggestive, in cui la cultura raffinata si incontra e si fonde con i versi della tradizione. La presente edizione, corredata dal puntuale commento di Elena Maiolini e da un ricco apparato di indici, riproduce fedelmente l'unica curata da Tommaseo, pubblicata a Venezia nel 1842 quale terzo volume dei "Canti popolari toscani corsi illirici greci". Ripercorrendo e sottolineando i contorni di un'irripetibile combinazione di tradizioni linguistiche e culturali dell'Europa mediterranea, i Canti popolari di Tommaseo si presentano dunque come la migliore e più completa risposta del loro autore al programma letterario e civile annunciato l'anno precedente, con la pubblicazione delle Scintille: ravvivare una cultura stanca e sazia, promuovendo la conoscenza affettuosa dei popoli mediterranei attraverso un riconoscimento reciproco e una collaborazione tra italiani (corsi inclusi), greci e slavomeridionali.
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