L'illuminista. Vol. 46-47-48
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Prezzo online: € 30,00
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ISBN:
9788899290207
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Editore:
Ponte Sisto
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Genere:
Studi Letterari
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Dettagli:
p. 600
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
Il nuovo numero triplo de "L'illuminista" è dedicato al realismo magico, una corrente letteraria (ma non solo), sviluppatasi in Italia tra anni Venti e Trenta. Il realismo magico venne teorizzato dallo scrittore Massimo Bontempelli e portato avanti nelle pagine della sua rivista "900", un perodico aperto ai contributi internazionali. Da un punto di vista storico, si può leggere il realismo magico come una risposta italiana al surrealismo europeo, più moderata ma anche più attenta alle soluzioni letterarie, e nello stesso tempo come una implicita polemica verso il regime fascista, che avrebbe preteso un realismo pienamente allineato, in esaltazione dei valori ufficiali, e non aperto a suggerire, sia pur per vaghe atmosfere, realtà altre, mistiche, fantastiche o metafisiche che fossero. Di questa corrente la rivista tiene soprattutto a riscoprire la cerchia degli autori che accompagnarono Bontempelli, oggi ingiustamente dimenticati, come Aniante, Artieri, Gallian, Morovich, Napolitano; toccando inoltre i compagni di strada, come Pirandello, e gli autori che poi prenderanno direzioni diverse, come Moravia. E non ultime anche fondamentali scrittrici del Novecento, come la Masino, la Morante e la Ortese, che costeggiarono a loro volta il realismo magico. Il numero non ha omesso di affrontare le sperimentazioni parallele nell'ambito della pittura (a partire dalle indicazioni di Roh in ambito tedesco) e di alludere almeno alla fortuna della formula che è passata, nel secondo Novecento, a caratterizzare alcune famose narrative americane, spostandosi perfino, negli ultimi anni, in ambito cinematografico. Come suo solito, la rivista comprende, oltre a saggi appositamente scritti per il numero, una utilissima sezione antologica della critica già edita sull'argomento e una sezione di inediti e rari che recupera brani e documenti dispersi, non solo validi in quanto "scoperte", ma tali da far luce ulteriormente sulla vitalità, diffusione e vis polemica del movimento.
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