Riflessioni di un vegetariano
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La riflessione sulle motivazioni etico-religiose e antropologiche di una scelta vegetariana č al centro di questo breve scritto del 1892, che fu a lungo noto con il titolo "Il primo gradino", allusiva metafora dietro cui compare quell'ideale di ascetismo che Lev Tolstoj volle far proprio, a partire da un certo momento della sua vita. Il primo di un numero infinito di gradini di una colossale scalinata, la cui faticosa e travagliata ascesa costituisce l'unica via che conduce alla virtų. La straordinaria modernitā del pensiero del grande filosofo russo si allaccia con forza alle pių calde questioni che percorrono, a pių di un secolo di distanza, la nostra societā. L'attualitā delle rivendicazioni del movimento animalista o il dilagante favore che incontra in questi nostri anni la scelta di un'alimentazione vegetariana rappresentano posizioni ideologiche estremamente affini alle istanze cosė appassionatamente caldeggiate dal vegliardo di Jāsnaja Poljāna, testimone lungimirante e intuitivo del suo secolo, un secolo di profondi rivolgimenti culturali, in cui il vecchio mondo dell'ancien régime, con tutti i suoi sentimenti e i suoi valori, tramontava, per lasciare spazio alla sensibilitā nuova della societā che nasceva.
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