Europa ritrovata. Geografie e miti del vecchio continente
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L'Europa ci appare oggi come un mosaico di lingue, confessioni religiose, nazioni; teatro storico di guerre, scismi e frontiere, essa è nondimeno un patrimonio di civiltà condiviso, che permane tessuto vivo, testimone della feconda pluralità delle tradizioni che la animano. Il viaggio che Carlo Ossola propone al lettore è un itinerario di luoghi emblematici - anche meno noti - di questo convivere di simboli che fanno ricca l'Europa nel tempo e nello spazio, da Odessa a Belém, da Otranto a Glendalough, ritrovando segnacoli di un immaginario nel quale ancora ci riconosciamo. Al fascino dei luoghi si aggiunge poi una ricognizione dei miti che hanno raccolto in sintesi cartografie della mente e dei sogni europei: Ulisse e Enea, l'anelito della ricerca e insieme l'obbligo della responsabilità; Eros e Psiche, nell'intreccio solidale degli impulsi umani: corpo e anima, amore e desiderio, vicenda terrena e destino divino; l'unità di tempo e luogo nell'agire, di ascendenza aristotelica, che il XX secolo ha messo in discussione, aprendo nuovi orizzonti nelle scienze e nuove aporie nella società; e da ultimo la vicenda millenaria di una formula, di miracoli e di interdetti, che approda - a un secolo dalla rivoluzione d'ottobre - al mausoleo di Lenin. Geografie e miti che richiamano alla persistente unità d'Europa, che ci guarda e ci chiede di essere riconosciuta.
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