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Walter Benjamin, Gershom Scholem e il linguaggio

di Tagliacozzo Tamara

  • Prezzo online:  € 20,00
  • ISBN: 9788857537528
  • Editore: Mimesis [collana: Semiotica E Filosofia Del Linguaggio]
  • Genere: Linguistica
  • Dettagli: p. 202
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Walter Benjamin sviluppa nel 1916 una teoria del linguaggio che esporrą nel saggio rimasto inedito Sulla lingua in generale e sulla lingua dell'uomo (1916), e lo farą a stretto contatto, dal 1915, con l'amico Gershom Scholem, allora giovane studente di matematica e filosofia e studioso di ebraismo. Benjamin mostra di essere in piena sintonia con Scholem e con la sua visione cabbalistica del formalismo del linguaggio della Torah, in cui sono fondamentali il suono, il valore numerico e la forma delle lettere, e non i contenuti e i significati del testo, nella sua concezione mediale della lingua dei nomi (riflesso, nel loro caratterizzarsi come idee, della parola creatrice di Dio) e delle parole, che hanno finito per comunicare contenuti estrinseci e sono il fondamento dei concetti. In una serie di note di diario del 1916 Scholem individua un legame - di cui discute con Benjamin - tra una sua "teoria matematica della veritą" e la forma interna della lingua ebraica Le conoscenze teologiche di Scholem e le letture che Benjamin e Scholem intraprendono portano entrambi a sviluppare una teoria del linguaggio fondata sulla interpretazione della Genesi e della Cabbalą, ma anche ad affrontare questioni gnoseologiche e matematiche sviluppate a partire da testi kantiani, neokantiani, husserliani e fenomenologici in generale.

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