Paradisi artificiali: Del vino e dell'hashish-Ilpoema dell'hashish-Un mangiatore d'oppio
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
Il consumo di sostanze stupefacenti ha un peso centrale nell'esperienza poetica ed esistenziale di Baudelaire. Quando scrive le sue pagine sull'hashish - di cui condanna l'abuso - egli non ha mai intenti moralistici, ma essenzialmente estetici. Quello che a lui interessa č il potenziamento della creativitą poetica attraverso l'ebrezza artificiale; quello che lui odia e teme č il risveglio, č la desolazione, č l'inferno della degradazione. Si disegna qui il dramma personale di Baudelaire, la sua consapevolezza di essere e di sentirsi lacerato fra i due opposti richiami di Dio e Satana, fra l'aspirazione a salire verso l'alto, l'infinito, e il gusto del peccato, il piacere di scendere in basso. Introduzione di Massimo Colesanti.
|