Storia del clitoride. Una biografia del piacere al femminile
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Perché il clitoride si è sottratto nei secoli al costante scrutinio della medicina? Fino a poche decine di anni fa esso non appariva neppure nelle tavole anatomiche dei più importanti testi scientifici. Il clitoride è stato oscurato da gran parte della scienza medica, negato come struttura anatomica di un corpo femminile e sottratto al piacere sessuale delle donne. Secondo gli anatomisti rinascimentali la donna, a differenza del maschio, ha un corpo incompiuto e i suoi organi genitali imperfetti e incapaci di svilupparsi all'esterno rimangono celati dentro il corpo. Per questo essi non credettero opportuno dare un nome ai genitali femminili. Che cosa poteva mai essere allora quel piccolo e insignificante bottoncino di carne se non un residuo embrionario senza utilità? Solo un medico, l'italiano Realdo Colombo, comprese la funzione del clitoride nel piacere sessuale e lo chiamò Amor Veneris vel dulcedo, "Amore o dolcezza di Venere". L'organo che rappresenta per antonomasia il piacere sessuale femminile tout court, il clitoride, ha costituito suo malgrado il piccolo, grande convitato di pietra, l'ospite inatteso e non del tutto gradito sulla scena della sessualità umana, negato e rimesso sia in senso simbolico che fisico.
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