I Volpini, una famiglia di scultori tra Lombardia e Baviera (secoli XVII-XVIII)
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Prezzo online: € 20,00
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ISBN:
9788815107329
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Editore:
Il Mulino [collana: Istituto Storico Italo-germ. Annali]
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Genere:
Scultura
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Dettagli:
p. 286
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
Nel corso del XVII e nella prima metą del XVIII secolo assistiamo a una consistente migrazione di artisti italiani verso le corti nobiliari, vescovili e abbaziali della Germania del sud. Si tratta di frescanti, pittori e architetti, ma anche soprattutto di scultori e stuccatori in gran parte provenienti dalla zona dei laghi lombardi. Furono le punte emergenti di una vera e propria "diaspora": quella di una popolazione, che per sopravvivere dovette lasciare i poveri paesi della zona dei laghi lombardi per cercare fortuna all'estero. Fin dal Medioevo, con l'Antelami e i Maestri comacini, questo popolo dei laghi aveva sviluppato una singolare abilitą nel lavorare e modellare la pietra, che si trovava abbondantemente nelle loro cave e che poteva facilmente essere trasportata per via fluviale fino a Milano e in tutta la Pianura Padana. Questi migranti si erano specializzati in modo da seguire tutte le fasi di lavorazione e di impiego della pietra: dai semplici tagliapietre agli architetti. Una manodopera specializzata che venne attratta dall'intensa attivitą costruttiva seguita alla guerra dei Trent'anni e dalla conseguente richiesta di decorazioni in stucco, proveniente dai paesi transalpini di religione cattolica e di lingua tedesca. Furono loro i silenziosi e umili ambasciatori del gusto barocco italiano, ma anche gli sperimentatori e creatori di una koinč del nuovo barocco europeo, stimolati dal contatto con altre tradizioni culturali e artistiche non meno vitali.
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