Nell'Ottocento la fantasia del musicista si accendeva all'ascolto di arie d'opera dando vita ad improvvisazioni e parafrasi in grado di sviluppare le risorse espressive e comunicative del pianoforte e di farlo entrare nell'immaginario collettivo con la sua carica affettiva ed emozionale. Oggi il pianoforte è talvolta relegato nel museo della Storia e il pubblico si trova ad assorbire formule passatiste oppure improntate al moderno, spesso vuoto, minimalismo. Ilio Barontini ha scandagliato l'oceano delle canzoni dei Beatles alla ricerca di valori musicali in grado di fecondare una nuova espressione artistica al di là dei confini tra musica colta e musica leggera. L'energia ritmica, l'inventiva melodica e il respiro poetico di Beatlemania testimoniano una gioia pura del far musica e sono il segno di una creatività straripante che può offrire ai pianisti il terreno adatto per vivere il cambiamento e incontrare la sensibilità del pubblico nella magia del quotidiano.