Non si può tornare indietro. Cronache brillanti dall'Italia che cambia
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I trenta-quarantenni sembrano aver finalmente preso il potere in Italia. Non sono stati cooptati né omaggiati di "quote generazionali". Se lo sono conquistato da soli. Il problema adesso è: che cosa farsene. La rivista "Il", con gli interventi raccolti in questo libro dal direttore Christian Rocca, ha provato a dare una risposta senza demagogia né spirito pedagogico. Senza prendersi troppo sul serio, spesso parlando d'altro, con l'idea che la migliore fotografia della società non sia l'analisi sociologica né il "pastone politico", ma il racconto brillante dei consumi, delle tendenze e delle passioni culturali contemporanee. Le diverse voci che danno vita a questo volume hanno molto da dire: si misurano con temi quali gli intellettuali del XXI secolo, il modo di vivere le diverse età dell'esistenza, la dimensione delle "città visibili", la narrazione politica, la famiglia moderna, il giornalismo. Così, ad esempio, Lorenzo Jovanotti compone un sonetto rap che invita ad abbracciare "la crescita gustosa", senza lasciarsi irretire dalla retorica della decrescita felice; Giuliano da Empoli e Andrea Romano tracciano il percorso per "uscire dal ventennio perduto" e voltare pagina; Annalena Benini racconta la "dissoluzione dell'età adulta"; Arianna Giorgia Bonazzi e Arnaldo Greco la realtà di un matrimonio di oggi; Andrea Minuz il diffuso tic di attribuire qualsiasi colpa al liberismo; Alberto Mingardi l'"ideologia del chilometro zero"...
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