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La chiesa di Sant'Antonio abate a Morcote. Ediz. a colori

di Lurati Patricia

  • Prezzo online:  € 44,00
  • ISBN: 9788877137012
  • Editore: Casagrande [collana: Arte E Monumenti Lombardia Prealpina]
  • Genere: Architettura E Urbanistica
  • Dettagli: p. 133
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Quando nella seconda metą del XV secolo santa Caterina da Genova esclamava: «Che gran cosa il Purgatorio!» doveva dare voce a un sentimento all'epoca molto diffuso. Tanto diffuso che sulla parete d'altare nella chiesa di Sant'Antonio abate a Morcote, con mezzo secolo di anticipo sul Trattato del Purgatorio scritto dalla santa, era stata affrescata una scena con anime impigliate in una rete tesa da diavoli in attesa di purificarsi prima di poter ascendere al Paradiso. Il restauro condotto nel 2008 per riportare all'antico splendore gli affreschi quattrocenteschi dipinti sulle pareti dell'edificio sacro, nel corso del tempo degradati o celati da scialbi, velature e depositi di polveri, ha consentito di formulare nuove ipotesi sull'origine e sulla funzione della chiesa di Sant'Antonio. Punto focale č la scena raffigurata sopra la mensa sacra, un unicum nel coevo panorama pittorico e dedicata all'eremita taumaturgo, guaritore dell'ignis sacer e per estensione del morbo pestilenziale, nella veste di intercessore tra le anime dei peccatori e Dio. Prendendo spunto dall'iconografia, il libro ripercorre, in una sorta di "viaggio nel tempo", le tappe fondamentali che hanno reso questa minuscola chiesa un importante luogo di culto per gli abitanti di Morcote: dal contesto storico e geografico del borgo lacustre, maggiore porto del Ceresio, esposto a epidemie di peste per il continuo transito di viaggiatori e pellegrini, all'arrivo dei frati antoniani per svolgervi l'attivitą ospedaliera e quella di intermediari, con la celebrazione di messe di suffragio in cambio di oblazioni, per abbreviare il lasso di tempo da trascorrere in Purgatorio. A completare la ricerca, la contestualizzazione dei maestri che si trovarono a lavorare nell'edificio con alcune proposte di datazione e attribuzione, e un testo sul recente intervento di restauro.

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