Ludovico da Casoria. Il frate dei senza nessuno
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L'Ottocento è il secolo dei Santi e tanti ne fiorirono. Ludovico da Casoria (Casoria - NA 1814) è un religioso dei Frati Minori Scalzi, Ordine in cui si trovò quasi senza volontà propria, ma solo per poter continuare gli studi, provenendo da famiglia povera. Ragazzo brillante, per vent'anni insegnò filosofia e matematica e condusse una vita quasi "agiata" finché, dopo richiami dei superiori e una esperienza mistica durante una adorazione eucaristica, decise di cambiare vita e di dedicarsi ai poveri e agli umili, ai diseredati e ai "senza nessuno": dai ragazzi di colore schiavi al Cairo, ai sordomuti, ai vecchi: in breve, qualsiasi emergenza si presentasse ai suoi occhi. Con l'aiuto dei Terziari francescani, che promosse ovunque, fondò i Frati della Carità o i Frati Bigi e le suore Bigie Elisabettine. Ebbe contatti con donne e uomini che hanno lasciato il segno nella loro epoca, da Daniele Comboni a Bartolo Longo, senza contare le donne figlie spirituali che hanno iniziato varie opere caritative. La sua prima biografia fu scritta lo stesso anno della morte dal cardinale Alfonso Capecelatro! "Carità sfrenata, fantasia senza limiti e rocciosa fiducia nella Provvidenza" il suo continuo correre e accorrere era radicato nella fede e nella profondità della sua vita spirituale" come conclude bene Agasso. Beatificato il 18 aprile 1993 da Giovanni Paolo II e canonizzato il 23 novembre 2014 da papa Francesco.
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