Fecondazione assistita: perché non si riproducano chimere
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La legge sulla fecondazione medicalmente assistita, la 40/2004, approvata dal Parlamento, confermata dalla sconfitta del referendum abrogativo del 2005, è sopravvissuta dieci anni, seppur demolita in larga parte da sentenze dei Tar, di tribunali ordinari e dalla Corte europea per i diritti dell'uomo di Strasburgo. Nel 2014 è stata dichiarata incostituzionale dalla Corte costituzionale, relativamente al divieto della fecondazione eterologa. Sono stati dieci anni di lotte, animate sia da associazioni che da singole coppie; di fughe all'estero, dove vigono legislazioni più tolleranti di quella italiana, e dove uomini e donne hanno potuto far fronte al loro desiderio di genitorialità. Dopo il pronunciamento della Corte costituzionale, Vincenzo Borruso ripercorre le polemiche che hanno accompagnato una delle leggi più discusse del nostro Parlamento; individua nelle nostre tradizioni le radici di certi costumi del rapporto di coppia; indica percorsi che inducano il legislatore a dare risposte adeguate alla complessità di una società moderna, evitando di riprodurre mostri, chimere, come le chiamavano i nostri antichi progenitori.
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