Arundhati Roy ha trascorso alcuni mesi nella giungla a fianco dei guerriglieri maoisti impegnanti in un'epocale lotta per la sopravvivenza. Si tratta delle popolazioni indigene Adivasi che vengono cacciate dalle loro terre "manu militari" per far posto ai cantieri e alle miniere che dovranno sorgere sulle rovine dei loro villaggi. Il governo indiano ha reclutato un'armata di mercenari e li ha mobilitati in un'operazione militare denominata "battuta di caccia" per sterminare senza pietà chi si oppone allo sfratto, alla demolizione dei villaggi e alla deportazione in una fascia dell'India centrale che conta 80 milioni di abitanti. Quale alternativa rimane ai Dalit e agli Adivasi oltre alla resistenza armata?