Donna m'apparve
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Irrazionali, emotive e passive, parlano e amano troppo, sono fedeli, disponibili al contatto umano, adatte ai compiti di cura ma non a quelli dirigenziali, non sono oggettive e non amano la matematica. Questi sono solo alcuni dei luoghi comuni e dei pregiudizi tipici della nostra società, usati per esprimere l'idea che le donne hanno attitudini diverse, e che pensano e agiscono in modo differente, dove diversità è spesso sinonimo di inferiorità. La donna, insomma, in quanto incarnazione della soggettività, non può conoscere e non può essere conosciuta. Partendo da tre prospettive l'identità personale, i rapporti dell'io con gli altri, il confronto dell'io con il mondo esterno -, i contributi raccolti e curati da Nicla Vassallo guidano il lettore lungo un percorso di scoperta, segnato da una domanda affascinante e complessa: è possibile oggi definire un concetto di femminilità? I dialoghi filosofici che si intrecciano in queste pagine ci restituiscono l'immagine della donna in tutta la sua concretezza e sincerità, lontana da quelle icone femminili che sono alla fine comodi alibi di un mondo in cui alle donne non viene ancora riconosciuto ciò che spetta loro di diritto.
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