Alice in manicomio. Lettere e traduzioni da Rodez
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Contenuto
Dopo sei anni di terribili esperienze in altri ospedali psichiatrici, l'11 febbraio 1943 Antonin Artaud viene ricoverato a Rodez: è magrissimo, sporco, la barba lunga, privo della propria coscienza. in questa struttura, considerata all'avanguardia, il dottor Ferdière sottopone ripetutamente Artaud alla terapia dell'elettroshock. Ma lo psichiatra è anche assertore dell'arte-terapia, quindi spinge questo paziente recalcitrante e scomodo a cimentarsi con la traduzione di opere letterarie, per tentare, attraverso il recupero della parola, di ricomporre la sua personalità frammentata dalla schizofrenia. Giorno dopo giorno Rodez diventerà così il tempo della fiducia ritrovata, della riappropriazione del proprio corpo e della propria personalità. Questo volume raccoglie le traduzioni che Artaud fece durante il ricovero a Rodez e le lettere che sono la testimonianza diretta, prima di questo periodo, poi delle sue difficili condizioni di vita e di salute fra il 1947 e il 1948, quando la traduzione del VI capitolo di "Attraverso lo specchio" di Lewis Carroll, un'Alice tutta artaudiana, venne pubblicata. L'inserto iconografico raccoglie fotografie dell'epoca e una scelta di disegni, in parte inediti in italia, che Artaud realizzò in quegli anni.
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